Un progetto di ispirazione cinematografica è quello sviluppato dall’architetto Giuseppe Cappuccio, che ci ha scelti come partner tecnico, per la ristrutturazione di un’abitazione privata dal mood giovane ma di autore.
Un duplex dove la scelta dei materiali si è rivelata fondamentale per creare armonie materiche e risaltassero i singoli spazi. In particolar modo, la scelta del parquet rovere per rendere subito l’ambiente elegante e confortevole.
I materiali sono protagonisti assoluti nei bagni, come ci racconta l’architetto Cappuccio nella nostra intervista.
Dove si trova l’abitazione e quali sono le sue caratteristiche strutturali?
L’abitazione di cui narriamo è situata in un edificio di tipologia a corte databile intorno al 1800. La struttura portante è in muratura di tufo, ed è situata nel centro storico della città di Caserta
Qual è stata la richiesta del cliente?
Regalare un alloggio fatto su misura al figlio ventenne, che si apprestava ad un cambiamento di vita. Vivere da solo lontano dal nucleo familiare di origine. Ristrutturare quindi l’alloggio al piano secondo ed integrare il sottotetto all’unità immobiliare realizzando un duplex mediante il recupero del sottotetto.
Quali sono le caratteristiche principali del progetto?
La scintilla viene da una ispirazione cinematografica, in considerazione della giovane età del fruitore. Il richiamo è per l’appunto “L’auberge espagnole” [l’appartamento spagnolo] …dove il protagonista esce dal nido protettore, della casa di origine “la famiglia”, dove spesso ci si rifugia, imparando a far fronte alle necessità più banali della vita, dalla spesa alle bollette, trovando una casa, degli amici ed in un certo qual modo se stessi, vivendo lontani da casa in un contesto stimolante. Ed è in questo contesto che si può dar libero sfogo al proprio “io” spesso celato da obblighi familiari, relazioni affettive e condizionamenti che la società impone.
Da queste meditazioni nasce l’idea del progetto di architettura, dapprima utopico immateriale come visione intangibile che si trasferisce attraverso, il gesto, sulla carta prima e poi in corporeo nella mera realizzazione materiale attraverso la costruzione, la “téchne”. Tipologicamente lo spazio residenziale si connette in un sistema duplex, in verticale, mediante una scala immaginata in lamiera piegata in acciaio cor-ten, che si diparte racchiusa in un involucro di vetro. Il vetro incorniciato dai serramenti è il punto focale del progetto, perché elemento che si interpone tra l’esterno e l’interno utilizzando come fattore sensoriale la luce, elemento principale del progetto. Nel livello inferiore sono disposte le funzioni definibili giorno, quali ingresso, cucina che presenta una parete completamente vetrata, ed area ludica. Al livello superiore l’area notte e la zona conviviale, connesse con un ampio terrazzo dove vivere a contatto con l’esterno. L’atmosfera conseguita è una sensazione di avvolgente tepore e senso di certezza dato dalle scelte cromatiche e materiche.
Forma e materia: come la scelta dei rivestimenti e dei materiali usati ha influito sul progetto e su ogni singolo ambiente?
La forma è l’obiettivo della progettazione. Ma la stessa non può essere ricercata come fatto a sé, come un’entità astratta. Essa, con i suoi contenuti autonomi, è inevitabilmente avvolta dalle relazioni con il suo contesto, e dalle esigenze della committenza, colui che né sarà il fruitore. Sulla base di ciò attraverso confronti e incontri, con la committenza, si è arrivati ad adottare delle scelte relative alle materie da utilizzare come finiture del progetto. Tali scelte sono partite da un concetto iniziale, quale dare maggior rilievo alla matericità dei prodotti da utilizzare. Il toccare, sentire, vedere i materiali nella loro natura peculiare, in un rapporto sinestetico, ha determinato la linea sulla quale si sono innestate le varie tipologie, quali legni naturali, pavimentazioni che rimandassero a vecchie lastricati industrial, tipo lastre di cemento rullato e pietra. Ogni singolo prodotto è stato applicato nei vari ambienti attraverso una composizione che individuasse i singoli ambienti, quali cucina, stanze da bagno e area di convivenza e convivialità.
Quali sono le caratteristiche delle stanze da bagno?
Le singole stanze da bagno sono esaltate sia dai materiali che dalla loro ubicazione nella composizione architettonica del progetto. La peculiarità evidente la si trova nella camera così detta padronale, questa contiene al suo interno una box di vetro nel quale è posizionato l’ambiente bagno a diretto ed esclusivo servizio della camera letto. Attraverso tali trasparenze, prevalgono i colori dei materiali, in primo luogo il verde menta della pavimentazione e del rivestimento, spezzato dal giallo degli arredi, il tutto sequenziale a quinte vetrate di separazione tra la doccia, i servizi igienici e la zona lavabo. In contrapposizione il bagno a servizio delle altre funzioni della casa, in questo caso si è scelto di rivestire e pavimentare l’intero ambiente con un rivestimento molto materico con effetto cemento rullato, mentre in continuità con l’altro bagno, per mantenere una linearità di cromie, gli arredi diventano di colore verde petrolio. Il tutto concluso da pavimenti in legno naturale a base rovere.
Quali materiali sono stati scelti e con quali dettagli scelti per il bagno?
Per i materiali la scelta si è diretta su superfici materiche con cromie per lo più naturali. L’intera unità immobiliare è formata da una superfice di fondo (pavimentazione) in legno naturale con finitura oliata (Bauwerk). Tale scelta è stata perseguita per mantenere quanto più vicino alla realtà la materia legno. Negli ambienti bagno si sono scelte pavimentazioni e rivestimenti dello stesso prodotto. Per il bagno padronale il box vetro, descritto in precedenza, presenta una piastrella di grosso formato e di un colore stonalizzato, con superfice con effetto bump sulla cromia del verde menta (Cesar Alchemy – tc. Mint) per evocare il verde del sottobosco, che abbinato al legno crea una sensazione, che possiamo definire… boschiva? Con ovviamente essenze floreali sul primaverile giallo, per il mobile lavabo (Artesi). In contrapposizione l’altro bagno completamente rivestito in una piastrella dal forte carattere materico. Un effetto cemento industrial rullato (Cotto D’Este X-Beton), e mobile lavabo verde petrolio. Le rubinetterie tutte della stessa tipologia (Gessi). Per le restanti finiture sono stati impiegati prodotti in continuità stilistiche con i punti principali dell’intero progetto.
Professional: Arch. Giuseppe Cappuccio
Partner tecnico: Centro Vendite Esagono
Consulente tecnico: Giuseppe Cirillo
Brand: Bauwerk, Cotto D’Este, Caesar, Ragno, Gessi, Antonio Lupi, Hansgrohe, Duravit, Globo, Novellini, Artesi, Idea Group, Tece
Foto: Vittorio Ciccarelli