Il design è sempre una combinazione perfetta tra forma e funzione. E i progetti più soddisfacenti e avvincenti sono quelli che mettono la creatività al servizio delle necessità. Ne è un esempio il progetto di questo atelier dell’architetto Margherita Falocco, che ha scelto il centro vendite Esagono come partner tecnico.
In questo progetto i materiali non hanno soltanto uno scopo estetico ma soprattutto funzionale perché sono stati scelti tra quelli più resistenti e pratici da detergere, data la destinazione d’uso del locale.
Quali sono le caratteristiche peculiari del progetto?
Il progetto architettonico nonché il disegno dell’interior dell’atelier IMC è stato un vero e proprio tributo a quello che rappresenta in termini di pratica e creatività il ‘‘mestiere’’ dell’hairdresser.
Il concept, manifestatosi sin da subito, si esprime attraverso una progettazione contrastante, seppur legata in modo forte, in un ambiente non molto grande ma estremamente denso; da un lato uno spazio dedicato alla ‘‘tecnicità’’ (lavaggi e colorbar) che si contrappone ad un altro ben più vicino invece al sogno, all’estro e alla fantasia (postazioni di bellezza).
In che modo le esigenze progettuali sposano la funzionalità?
Il design è sempre forma più funzione. Altrimenti non è design! Tutto quello che è stato progettato e inserito, ha dovuto superare le prove dell’estetica e della tecnica. Ogni cosa è al suo posto e rispetta i movimenti e i gesti che abitualmente si svolgono quotidianamente in un salone di parrucchiere. Tutto è stato curato nei minimi dettagli, e ancor prima per i clienti, pensato e studiato per i tecnici che vi ci lavorano. Questo è lo scopo dell’interior design: migliorare gli spazi e la qualità di vita delle persone che vivono all’interno di quegli spazi.
Quali sono i materiali scelti per il progetto?
I materiali scelti per il progetto, sono sostanzialmente materiali estremamente resistenti e pratici da detergere, data la destinazione d’uso del locale.
Rivestimenti in Kerlite a tutta altezza per la zona lavaggi e color bar, per preservare le pareti dai saponi, e dagli impasti di colore per le tinte (impasti abbastanza aggressivi), mosaici in gres per antibagno e bagno, parati in vinilico per le postazioni e pavimenti che si alternano tra piccoli e grandi formati, tutti in gres porcellanato.
C’è stata una richiesta particolare da parte del cliente?
Quando circa un anno e mezzo fa i miei clienti vennero presso il mio studio per conoscerci, erano abbastanza scoraggiati… i progetti che fino a quel momento avevano propinato loro, non incontravano per niente il loro gusto, e soprattutto non rispondevano alle esigenze di tipo funzionale.
Nessuna richiesta, solo quella di progettare un ‘‘locale diverso’’ e di certo, per quello che si è rivelato, fuori dal comune. Si sono affidati completamente, senza pormi alcun tipo di limite. I rendering del progetto presentato circa un anno prima, sono stati rispettati alla lettera e in tutti i dettagli.
La rubinetteria e i lavabi in questo progetto assolvono una doppia funzione (visiva e funzionale), con quali caratteristiche sono stati scelti?
Le rubinetterie e i lavabi sono decisamente non usuali. Nello specifico le rubinetterie scelte in finitura gold
si legano stilisticamente all’ ottone, che è uno dei protagonisti materici di questo spazio; contrariamente ai lavabi, di forma cilindrica e contenuta, che sono funzionali, e che visivamente non vogliono emergere, proprio per lasciare spazio alla bellezza dello specchio, nel caso della postazione barbiere, e del mosaico nel caso dell’antibagno.
Sfogliate la gallery per visualizzare i dettagli del progetto.
Crediti progetto:
Progetto: Arch. Margherita Falocco
Consulente Esagono: Giuseppe Cirillo
Materiali: Cotto D’Este , Rex, Gessi, Globo
Foto: Mario Ferrara