Oggi ti raccontiamo un ambizioso progetto di rigenerazione urbana restituisce vita a un ex opificio industriale degli anni Cinquanta, nel cuore del centro storico di Aversa. L’edificio, un tempo fabbrica di scarpe, abbandonato da anni, è stato trasformato in una casa indipendente che fonde memoria storica e nuove esigenze abitative. Il progetto è dell’architetto Lorenzo Morra di 122 Architetture, che ci ha scelto come partner tecnico.

Dalla quota stradale si accede a un ampio ambiente industriale, rimasto intatto nella sua volumetria originale. All’interno è stata inserita una “scatola funzionale” interamente in okumè, che accoglie una prima zona notte e arredi a scomparsa progettati su misura.
La parte ottocentesca restaurata ospita invece la camera padronale, la cabina armadio e il bagno en suite, connessi al resto della casa grazie all’eliminazione di un solaio, che ha permesso la creazione di un suggestivo spazio a doppia altezza.

Una scala-passerella in metallo verniciato collega i due livelli: al piano inferiore trovano posto la cucina a vista, realizzata interamente in acciaio, e il living, affacciato direttamente sul giardino tramite ampie vetrate scorrevoli. A fare da quinta scenografica, la murazione normanna, mantenuta nella sua autenticità.

Come è strutturata l’abitazione e come sono stati suddivisi gli spazi?

L’abitazione prende vita all’interno di un ex opificio industriale degli anni ’50, conservato nella sua volumetria originaria. All’interno è stata inserita una “scatola funzionale” in okumè che accoglie una prima zona notte e arredi a scomparsa.

La parte ottocentesca restaurata ospita la camera padronale, una cabina armadio e il bagno en suite, connessi visivamente e funzionalmente alla cucina e al living grazie a uno spazio a doppia altezza.

Al piano inferiore si trovano la cucina a vista in acciaio, il living affacciato sul giardino e un secondo volume in okumè che ospita la colonna servizi, pensata per separare la zona operativa da quella di lavaggio. Una scala-passerella in metallo verniciato collega i due livelli, garantendo continuità visiva e funzionale.

 

Come sono stati scelti i materiali e come si sposano con le esigenze progettuali?

La scelta dei materiali è stata guidata dalla volontà di creare un equilibrio tra memoria storica e nuove esigenze funzionali ed estetiche.

  • Okumè: utilizzato per i volumi funzionali e gli arredi su misura, permette la realizzazione di contenitori a scomparsa e rimanda con la sua artigianalità al tema delle produzioni
  • Acciaio: protagonista della cucina a vista, richiama il carattere operativo e industriale dell’opificio
  • Murazione normanna: mantenuta nella sua autenticità, diventa scenografia e memoria storica del
  • Finiture: calce sfrattonata, infissi realizzati ad hoc e pavimenti in legno industriale reinterpretano le atmosfere originarie.

Particolare attenzione è stata riservata alle superfici dei pavimenti:

  • al piano terra è stato scelto il gres porcellanato NEWDECÒ di Ceramica Sant’Agostino, un omaggio ai seminati in graniglia di marmo tipici delle fabbriche novecentesche;
  • al piano adiacente al giardino sono state adottate lastre 120×120 della Florim, collezione Neutra, colore Avio, in grado di creare una superficie plastica e compatta che dialoga con la luce naturale delle vetrate e con il verde esterno, moltiplicando la luminosità e facendo vibrare i volumi interni attraverso i riflessi.

In questo modo i materiali non solo rispettano il carattere originario del luogo, ma ne potenziano la nuova identità, dando vita a un dialogo costante tra antico e contemporaneo.

Come sono strutturati i bagni e che caratteristiche hanno?

L’abitazione dispone di tre bagni, ognuno con una propria identità legata allo spazio che lo ospita:

  • Bagno en suite: concepito come luogo di rilassamento, si apre sui giardini degli orti normanni con grandi aperture che richiamano gli antichi infissi in ferro finestra. Al centro si trova una vasca freestanding, sospesa nello spazio grazie al contrasto cromatico con il pavimento in microcemento color mattone. Gli arredi e i sanitari hanno linee sobrie e squadrate, mentre la parete del lavabo, rivestita con materiali che richiamano i mattoncini delle fabbriche storiche, rafforza il legame con la memoria del luogo.
  • Bagno della camera delle bambine: pensato come ambiente semplice e funzionale, privo di decorazioni superflue. La prima parte è pavimentata con parquet industriale, mentre le altre superfici sono in microcemento. I lavabi sono due vasche poggiate su una struttura in metallo verniciato, che unisce leggerezza e solidità.
  • Terzo bagno: collocato al livello del giardino, è inserito in un piccolo volume ligneo che sostiene la passerella e la scala della doppia altezza. È una capsula essenziale con solo gabinetto e lavabo, quest’ultimo appoggiato su una contro-parete color senape che richiama i toni della passerella e della Un piccolo specchio riflette la murazione normanna di sfondo al giardino, amplificando la relazione tra interno ed esterno.

Quali sono le peculiarità del progetto?

  • Recupero e trasformazione di un ex opificio industriale
  • Integrazione tra la volumetria originaria e le nuove “scatole funzionali” in okumè.
  • Eliminazione di un solaio per creare una doppia altezza che mette in relazione zona notte, cucina e
  • Dialogo tra antico e nuovo, reso possibile anche dai varchi con stipiti a
  • Apertura totale del living sul giardino tramite grandi vetrate scorrevoli, per una continuità interno-
  • Valorizzazione della murazione normanna come sfondo autentico e
  • Scelta di materiali e finiture che reinterpretano le atmosfere industriali, con un linguaggio contemporaneo ma radicato nella memoria del luogo.

 

Un dialogo tra memoria e contemporaneità

Il progetto dell’ex opificio non è solo un recupero architettonico, ma un vero e proprio esercizio di memoria attiva: un luogo che conserva le tracce del passato industriale e le integra in una nuova dimensione abitativa, funzionale e accogliente.

PARTNER TECNICO: CENTRO VENDITE ESAGONO

PROFESSIONALE: LORENZO MORRA – 122 ARCHITETTURE
CONSULENTE ESAGONO: CARMELA AMATO
PRODOTTI: CERAMICHE SANT’AGOSTINO – FLORIM – 41ZERO42 – GESSI – IDEAGROUP – GLOBO – BELLOSTA – FLOS

FOTO: CARLO ORIENTE