Se oggi è normale e scontato avere un bagno in casa, possiamo affermare che non è sempre stato così. Il bagno privato è un’innovazione che possiamo chiamare recente, diffusasi nel corso dei secoli.

Storia del bagno privato

Bagno usato come cura del corpo e dello spirito

All’inizio il concetto di bagno era legato al rito di immersione del corpo nell’acqua. La parola bagno, infatti, deriva dal termine latino balneum che significa immergersi. L’atto di immergersi non era legato all’igiene personale, quanto più per prendersi cura di spirito e corpo. Abbiamo visto quanto questo concetto fosse radicato in epoca romana.

L’uso del bagno durante il Medioevo

L’uso dell’acqua per la pulizia del corpo era oggetto di opinioni contrastanti e spesso negative da parte di figure culturalmente “autorevoli” dell’epoca, che diffondevano la convinzione radicata che l’acqua potesse essere dannosa come abitudine quotidiana, portatrice di batteri e malattie.

Questa credenza influenzava inevitabilmente la vita quotidiana. Nei monasteri, strutture molto comuni all’epoca, erano presenti ambienti dedicati all’igiene personale, anche se limitata a pochi momenti durante l’anno. Vi era un lavatorium, una sorta di lavandino utilizzato prima e dopo i pasti per soddisfare piccole esigenze.

Separatamente, accanto ai monasteri, sorgevano costruzioni dedicate alle latrine, con una serie di sedute affiancate tra loro. Gli scarichi venivano sempre convogliati verso un unico corso d’acqua, talvolta deviato dal suo percorso naturale per soddisfare queste esigenze strutturali.

I primi bagni privati nel Rinascimento

Il concetto del bagno si diffuse rapidamente nelle abitazioni, trasformando le abitudini delle persone. Il bagno in casa significava cambiare le abitudini in fatto di igiene personale e prevenire di malattie e il prolificare di epidemie.

L’arrivo del bagno personale portò significativi cambiamenti anche a livello semantico: il termine “gabinetto” perse il suo significato frivolo e alcune definizioni generiche come “salottino intimo” o “studiolo”, per assumere il più specifico nome di “gabinetto da bagno”. Questo spazio era interamente dedicato e completamente autosufficiente, inclusa l’approvvigionamento idrico.

L’evoluzione della stanza bagno e le prime idee di bagno privato

Durate il Rinascimento la società si libera dai pregiudizi e dall’ignoranza, riflettendo una nuova concezione funzionale della sala da bagno. Iniziano a spuntare fuori anche le prime idee di progettazione di un bagno personale, tra design e funzionalità. Tra i primi a progettare un innovativo sistema di smaltimento per la sala da bagno c’è Leonardo da Vinci, che si dedicò anche alla progettazione di sistemi di tubature per miscelare acqua calda e acqua fredda per ottenere la temperatura desiderata.

Il Rinascimento è stato un periodo di grande sperimentazione per il bagno, guidato da un forte spirito inventivo e dalla ricerca del comfort. Tuttavia, queste innovazioni non erano ancora adatte alle esigenze della classe media, che considerava le vasche di marmo o porcellana e le tinozze di legno rivestite di stoffe raffinate come eccessi lontani dalla praticità del tempo.

Quando il bagno in casa diventa anche oggetto di progettazione

L’arredamento del bagno ha subito un’evoluzione nel corso del tempo. Il bagno in casa verso la fine dell’Ottocento, diventò un ambiente progettato ad hoc. In quell’epoca si affermò un’idea di arredamento raffinato, con rivestimenti di maioliche decorate da disegni preziosi. Il design incontra la funzionalità come caratteristica principale dello spazio, nell’evoluzione della progettazione del bagno personale negli anni ’20 del Novecento. Questa evoluzione è permessa grazie a invenzioni sempre più sofisticate.

Bagno antico con maioliche

È in questo contesto che iniziano a differenziarsi diverse tipologie di ambiente bagno, come bagno padronale o bagno piccolo di servizio. Arrivano i sistemi di ventilazione che consentivano di posizionare il bagno in qualsiasi punto della casa. Negli anni ’50 si ebbe un’ulteriore evoluzione: il bagno non fu più visto solo come uno spazio necessario all’interno dell’abitazione, ma come un ambiente essenziale per creare uno spazio personale dedicato alla cura del corpo.