A pochi passi dalla Reggia di Caserta è stata da poco restituita ai casertani la Galleria del Corso. Ex centro commerciale cittadino, lo spazio è stato completamente ristrutturato e valorizzato. Esagono è stato partner tecnico del progetto curato in ogni dettaglio dall’architetto Giuseppe Nardone, che ci racconta il progetto attraverso le sue parole.

 

Ci racconti il progetto della Galleria del Corso.

Si è trattata di una ristrutturazione totale degli spazi, per restituire la Galleria ai casertani. Si tratta, infatti, di uno spazio in pieno centro a pochi passi dalla Reggia di Caserta. La galleria aveva in origine tre negozi per lato, oggi lo spazio è stato trasformato in un luogo polifunzionale. Su un lato abbiamo creato un ristorante dal profilo gourmet, mentre sono ancora in corso i lavori per la Spa.

 

Qual è l’idea progettuale alla base della ristrutturazione?

Sono partito dal vecchio concetto di Agorà, il termine con il quale gli antichi Greci indicavano la piazza principale della polis. Abbiamo voluto creare una struttura che prendesse gli elementi esterni e li portasse all’interno. Questo è sottolineato non solo dal design progettuale, ma dalla scelta dei colori e dei materiali. L’ingresso della Galleria del Corso sembra un grande tappeto verde, che richiama all’idea di giardino come quello verticale che abbiamo realizzato all’interno sulle pareti. La Galleria è contraddistinta anche da elementi di recupero, si tratta di elementi architettonici che sono usciti fuori durante i lavori e sono stati lasciati così e valorizzati nella loro naturalezza.

 

Ci racconti del progetto del ristorante

Le cromie del ristorante sono in continuità con l’esterno. Il colore preponderante è il verde, sia per i rivestire, gli arredi e ogni dettaglio. Ho voluto creare questo sguardo d’insieme per sottolineare la voglia di continuità tra spazio esterno e spazio interno. Io mi sono occupato di ogni particolare progettuale, compresi la definizione degli arredi e dei complementi. Il ristorante della Galleria del Corso si propone alla città con una cucina di alta gamma e questo si rispecchia anche negli spazi. Nei bagni, ad esempio, abbiamo scelto elementi di design come la Goccia free standing di Gessi che è famosa in tutto il mondo.

 

Quali sono i materiali scelti per questo progetto?

Se alle pareti abbiamo creato dei giardini verticali, i pavimenti creano una continuità con l’esterno. Per esaltare le cromie progettuale abbiamo scelto dei maxi lastroni in grès porcellanato che si interseca con alcuni innesti di parquet naturale. I listoni di rovere demarcano alcune zone della Galleria, creando comunque una continuità. La scelta della cucina a vetro è voluta per esaltare lo spazio, unendo quanto più possibile questa zona con il resto del ristorante pur lasciando una netta separazione con la sala e permettere alla brigata di cucina di svolgere il proprio lavoro senza problemi.

 
 

Architetto: Giuseppe Nardone

Partner tecnico: Esagono Ceramiche

Consulente tecnico Esagono: Gabriella Sommella

Materiali: Bauwwerk, maxi lastre Mint di Caesar, Gessi

Foto: Mario Ferrara