La storia del bagno è quasi antica come il mondo. Già in epoca romana, il bagno contemplava una parte importante della vita sociale e quotidiana.

Il bagno in epoca romana: un rito per la cura del corpo


In epoca romana abbiamo le “terme”, considerati i bagni pubblici odierni. In ogni città, infatti, erano presenti le terme poiché i romani curavano molto la loro igiene personale e consideravano i trattamenti alle terme, un’abitudine essenziale per il proprio benessere fisico e spirituale.
Le terme romane offrivano diversi servizi ed erano strutturate in diversi ambienti per il bagno: ogni stanza aveva uno scopo specifico.

Terme romane


Le terme romane: ecco come erano progettate

Apodyterium: l’ingresso e lo spogliatoio, dove i visitatori lasciavano i propri abiti e si preparavano per il bagno.

Frigidarium: la stanza delle acque fredde, che spesso conteneva una piscina o una vasca di acqua fredda. I bagnanti potevano fare un bagno rinfrescante o immergersi nell’acqua per contrastare il calore.

Tepidarium: la stanza delle acque tiepide, con una temperatura moderata. Qui i bagnanti potevano rilassarsi, socializzare e beneficiare degli effetti terapeutici delle acque tiepide.

Caldarium: la stanza delle acque calde o della sauna. Solitamente era riscaldata da ipocausto, un sistema di riscaldamento sotterraneo che faceva circolare il calore attraverso le pareti e il pavimento. I bagnanti potevano svolgere diverse attività, come fare il bagno caldo, farsi massaggiare o sudare nella sauna.

Laconicum: una stanza simile a una sauna secca, dove l’aria era calda e asciutta. Era particolarmente popolare per i trattamenti di sudorazione e pulizia della pelle.

Piscina: Le terme potevano avere una o più piscine, che offrivano spazi per nuotare o semplicemente rinfrescarsi. Alcune piscine erano anche dotate di getti d’acqua per massaggi o giochi acquatici.

L’uso del bagno come momento sociale

A differenza della moderna concezione del bagno, molto intima e personale, le terme romane erano un luogo sociale. Le persone potevano conversare, fare esercizio fisico e anche condurre i propri affari. Non a caso, le terme erano anche dotate di biblioteche, palestre e spazi per i giochi.
È interessante notare che i bagni pubblici non erano accessibili a tutti i cittadini romani. L’ingresso alle terme era spesso gratuito o a un costo molto basso, ma solo le persone più ricche potevano permettersi i trattamenti e i servizi aggiuntivi offerti all’interno delle terme.

Roma e le terme private


Oltre alle terme pubbliche, le più importanti famiglie patrizie dell’epoca avevano le proprie terme private all’interno delle loro residenze, chiamate “balnea“. Questi bagni privati erano più piccoli rispetto alle terme pubbliche, ma offrivano comunque gli stessi benefici igienici e termali.